Fanny Burney
Frances Burney (1752 – 1840), conosciuta come Fanny Burney, è nata a King’s Lynn, Inghilterra, nel 1752. Terza di sei figli, fu educata in casa e iniziò a scrivere a dieci anni. Si sposò a quarantadue anni con un esiliato francese, da cui ebbe un figlio. Dopo una lunga carriera da scrittrice, visse in Francia per oltre dieci anni, poi si stabilì a Bath, dove morì nel 1840. In tutto scrisse quattro romanzi, otto pezzi teatrali, una biografia e venti volumi di diari e lettere. Oltre alla considerazione dei critici per i suoi lavori, viene considerata un precursore letterario di autori importanti che l’hanno seguita, come Jane Austen e William Makepeace Thackeray. Ha pubblicato il suo primo romanzo Evelina in forma anonima nel 1778. Una volta rivelata la sua identità, il romanzo le ha portato una fama immediata, grazie al suo stile unico e alla sua vis comica. Seguirono Cecilia nel 1782 (il titolo Orgoglio e pregiudizio della Austen è tratto dalle pagine finali di questo romanzo), Camilla nel 1796, e The Wanderer nel 1814. I romanzi della Burney esplorano le vite degli aristocratici inglesi, facendosi beffe delle loro pretese sociali e piccole manie, con un occhio a questioni più ampie come l’identità femminile. Oggi i critici rivalutano la sua opera con un interesse rinnovato soprattutto per il suo punto di vista sulla vita sociale e sulle lotte delle donne in un mondo di uomini.