Mary Elizabeth Braddon
Mary Elizabeth Braddon (1835-1915) ha latitato a lungo nel limbo degli scrittori “di genere”, salvo essere riscoperta e riconosciuta dalla critica non solo per l’abilità di creare intrecci perfetti e sempre nuovi, ma per la profondità del suo messaggio in contrasto con le rigide costrizioni che regolavano la condizione femminile nella società del secondo Ottocento. Non è difficile intravedere nella biografia di questa scrittrice, che ricorse alla penna per mantenere la madre e la sorella dopo l’abbandono da parte del padre e che visse per molti anni more uxorio col suo editore John Maxwell, le tracce ineludibili che ricorrono in una produzione di più di ottanta tra romanzi e racconti. Tra questi, dopo Three Times Dead, il suo esordio narrativo, ricordiamo Aurora Floyd (1862-1863). Figura di spicco nel mercato letterario del tempo, la Braddon fu anche autrice teatrale e curò vari adattamenti da Dumas e Flaubert.