Nestor Burma è ormai un personaggio di culto. Questo romanzo inaugura una serie a lui ispirata: un omaggio a Léo Malet da parte dei grandi autori del noir francese contemporaneo, che riscrivono le avventure del famoso detective in chiave odierna.
Il Burma 2.0 è un quarantenne nella Parigi di oggi: mangia sushi e detesta i social, la sua agenzia si chiama Fiatlux.com ma ha ancora sede in rue des Petits-Champs, dove l’uomo, single, vive. Un Burma più romantico, ma mosso dalla stessa pulsione etica di una giustizia che non necessariamente collima con quella della legge e dei tribunali. Antirazzista, mantiene la sua inconfondibile vena anarchica.
All’interno della polizia c’è una corrente passata al lato oscuro, al comando di un anziano uomo di Stato con simpatie fasciste che sogna di instaurare un nuovo ordine antidemocratico in Francia. Insieme a un gruppo di malviventi, di cui fa parte il rumeno Moscovici, questi poliziotti corrotti sono coinvolti nella tratta di bambini stranieri, prevalentemente afgani, di cui si perdono le tracce a Parigi. La stessa sorte toccherà anche alla misteriosa fanciulla bionda che un vecchio amico di Nestor ha incontrato e aiutato innamorandosene perdutamente. Collaborando strettamente con la commissaria di polizia Faroux, Nestor Burma risolverà anche questo mistero, che non mancherà di appassionare tutti i suoi fan.
«Non mi facevo di coca né di anfetamine, ma ero un po’ drogato di adrenalina. Siamo onesti, una vita senza pedinamenti, risse, senza dar noia ai poco di buono di ogni specie che credevano di poter agire impunemente perché avevano “conoscenze in polizia” o perché avevano denaro o potere o tutte e tre le cose insieme, per me non sarebbe stata vita».
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
240 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Jerome Leroy
Nato nel 1964, è autore di romanzi – principalmente noir –, poesie, libri per ragazzi e sceneggiatore per il cinema. Ha vinto diversi premi, fra cui il Prix des Lecteurs Quais du Polar/20 Minutes e il Prix Michel Lebrun. Léo Malet è il suo profeta.