Dopo il pluripremiato Di niente e di nessuno e Cuorebomba, Dario Levantino ci riconduce nella dura realtà di Brancaccio con una storia di speranza e redenzione.
Quando una sera d’estate Anna torna a Palermo incinta di lui, Rosario giura a se stesso che farà di tutto per prendersi cura di lei e del figlio che porta in grembo. A Brancaccio, però, non è concesso neppure sognare senza l’approvazione del boss del quartiere e ben presto i propositi dei due ragazzi si infrangono contro le condizioni e gli ostacoli posti da Totò Mandalà. Pur costretti a vivere nello sgabuzzino di una chiesa e incapaci di ottenere una casa popolare senza piegarsi ai ricatti del boss, i due giovani non si rassegnano. I continui soprusi dei potenti e le inevitabili complicazioni che il crescere troppo in fretta porta con sé non intaccano il legame puro e profondo tra Anna e Rosario e ai due basta una barca abbandonata in riva al mare e l’affetto del fedele cane Jonathan per sfuggire alla miseria che assilla le loro giornate. La situazione precipita quando Anna partorisce una bambina prematura: annebbiato e sfinito dall’impotenza, Rosario scoprirà dentro di sé una fiamma inesauribile in grado di cancellare ogni minaccia, alimentata dall’unica cosa che conta: l’amore.
Con una prosa agile e incalzante, Dario Levantino intreccia al racconto intimo la riflessione sociale attraverso la sincerità disarmante di un ragazzo che combatte con tenacia per conquistare il suo posto nel mondo. La violenza del mio amore è un intenso romanzo sulla forza dei sentimenti, capaci di superare le ingiustizie della vita e sconfiggere la paura della morte.
Su Di niente e di nessuno hanno scritto:
«Levantino ha una prosa svelta e il dono di saper cogliere la miseria e la disperazione inchiodando sulla pagina la distanza incolmabile che separa i quartieri popolari dai salotti borghesi».
Francesco Musolino,
«la Repubblica»
«La pietas del mondo classico innestata nel terzo millennio, a Brancaccio».
Salvatore Lo Iacono, «Giornale di Sicilia»
«Questo primo romanzo sulla perdita dell’infanzia è un’ode al coraggio e alla spontaneità».
Simon Bentolila, «Le Nouveau Magazine Littéraire»
Su Cuorebomba:
«Con un linguaggio mimetico di forte realismo, una storia di umiliati e offesi e un romanzo ambizioso per complessità di temi, sperimentazione linguistica e uno sguardo di sorvegliata pietas sugli abissi del dolore».
Marzia Fontana, «Corriere della Sera – La Lettura»
«Dentro questo magma incandescente di vita, che incrocia anche la peggiore criminalità di Brancaccio, c’è l’eco di tanta bella epica, di Oliver Twist, di Truffaut, del miglior De Carlo».
Michele Trecca, «La Gazzetta del Mezzogiorno»
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Sì -
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Italiano -
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Sull'autore
Dario Levantino
È nato a Palermo nel 1986. Laureato in Lettere e filosofia, insegna italiano in un liceo di Monza. Il suo esordio, Di niente e di nessuno (Fazi Editore, 2018), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2018, il Premio Letterario Subiaco Città del Libro 2018, il Premio Leggo QuINDI Sono 2019 ed è stato tradotto in Francia con il plauso della critica. Il suo secondo romanzo, Cuorebomba, è uscito nel 2019 ed è stato ugualmente tradotto in Francia. Con La violenza del mio amore (2021) ha continuato a raccontare le vicende di Rosario, ma con Il cane di Falcone (2022), grande successo di critica e di pubblico, ha saputo conquistare il cuore dei ragazzi.