Titita è una bambina curiosa e vivace che, a causa degli impegni diplomatici del padre, si trova a trascorrere i primi anni della sua infanzia sull’isola di Maiorca. È il 1937, in Spagna infuria la guerra civile e di lì a poco scoppierà un conflitto mondiale senza precedenti. Ma in quella bolla colorata e piena di sole che è Maiorca, Titita passa le sue giornate persa in una sua personalissima battaglia, un continuo incontrarsi e scontrarsi con tutto ciò che la circonda, a cominciare da se stessa.
Le esplorazioni nel lussureggiante giardino della villa in cui abita con la famiglia, i giochi e i travestimenti in compagnia del fratello maggiore Carlito, i rimproveri e gli insegnamenti dell’amata balia Dida; e poi i momenti di tenerezza con il padre, i ricevimenti formali organizzati dalla madre, i racconti sognanti della nonna in visita da Napoli: ogni giorno la piccola Titita scopre un pezzetto di mondo, trovando sempre più difficile conciliare, dentro di sé, il senso di libertà che percepisce nella natura con l’incomprensibile severità dell’universo adulto. In questo confronto, tuttavia, la sfida più grande sarà fare i conti con quel microcosmo segreto e sempre cangiante che è la propria individualità: gli impulsi, i capricci, i desideri, gli affetti, le paure che formeranno la sua persona.
Con una prosa ipnotica che mescola finzione a verità, sullo sfondo di un’isola che è prima di tutto luogo dell’anima, Fabrizia Ramondino compie un viaggio meraviglioso nell’interiorità di Titita, ripercorrendo le tappe e le contraddizioni di un’infanzia speciale. Guerra di infanzia e di Spagna è un classico della narrativa contemporanea, dalle cui pagine trapelano tutta l’originalità e lo straordinario talento di un’autrice che è riuscita a conquistarsi un posto di primo piano nel panorama letterario dell’ultimo Novecento.
«Una scrittrice grande come Fabrizia Ramondino è eterna: non solo sta nel passato, ma sicuramente anche nel futuro».
Chiara Valerio
«L’universo poetico di Fabrizia Ramondino, ribelle, libero e umano come pochi altri, è una miniera in cui è bellissimo scavare a fondo».
Mario Martone
«Fabrizia Ramondino entra a pieno diritto nella storia della grande letteratura in generale ma anche della grande letteratura femminile in particolare».
Goffredo Fofi
«L’opera di Fabrizia Ramondino si compone di libri stilisticamente raffinati e di immediatezza comunicativa, intessuti di reminiscenze classiche, impegnati in un confronto radicale con il male di vivere».
Filippo La Porta
Dettagli libro
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Italiano -
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Sull'autore
Fabrizia Ramondino
Nasce a Napoli nel 1936, ma fin da piccola viaggia molto in Italia e all’estero grazie agli incarichi diplomatici del padre, ricevendo un’educazione cosmopolita che confluirà in gran parte nei suoi romanzi. Negli anni Sessanta torna stabilmente nella città natale, diventando molto attiva sul territorio attraverso l’insegnamento e l’impegno sociale. È stata un’autrice eclettica, spaziando dalla narrativa al reportage, dall’autobiografia alla poesia, ottenendo la notorietà e diversi riconoscimenti già a partire dal romanzo d’esordio Althénopis, pubblicato per la prima volta nel 1981 e vincitore del Premio Napoli. Sua, insieme a Mario Martone, la sceneggiatura di Morte di un matematico napoletano, film pluripremiato del 1992. Fabrizia Ramondino è scomparsa prematuramente nel 2008. Tra i suoi scritti si ricordano Storie di patio, In viaggio, L’isola riflessa, La via e Guerra di infanzia e di Spagna (Fazi Editore, 2022), romanzo autobiografico liberamente ispirato al soggiorno a Maiorca durante la guerra civile spagnola.