Evelina è il capolavoro di Fanny Burney, una delle madri del romanzo inglese, che con la sua opera ha ispirato autori come Jane Austen e William Makepeace Thackeray.
Figlia non riconosciuta di Lord Belmont, Evelina viene allevata in campagna sotto le amorevoli cure del reverendo Villars. A diciassette anni, invitata da alcuni amici a Londra, viene introdotta alla vita mondana e ai divertimenti dell’epoca. Ed è proprio durante una festa da ballo che la giovane conosce Lord Orville, uomo nobile e saggio. Il rapporto tra i due, condito da inevitabili incomprensioni ed equivoci, attraversa tutte le tappe dell’interesse, dell’amicizia e, infine, dell’amore. In parallelo, scorre la travagliata vicenda del riconoscimento legale di Evelina da parte di Lord Belmont. Esortata dal suo benefattore, Mr Villars, alla prudenza e al giudizio, ma anche alla forza d’animo e alla fermezza, Evelina matura una visione del mondo più consapevole e si avvia alla scoperta di se stessa e, finalmente, alla felicità. Protetta dalla forma anonima sotto cui venne inizialmente pubblicato il romanzo, in Evelina l’autrice smaschera con ironia e lucidità i pregiudizi e le convenzioni che dominano la buona società del diciottesimo secolo, affidando il compito allo sguardo ingenuo e alla sensibilità della protagonista, cresciuta nell’isolamento della campagna e inesperta dei costumi del bel mondo londinese. Uscito nel 1778, il romanzo fu un grandissimo successo e portò all’autrice una fama immediata grazie al suo stile unico e alla sua vis comica.
«La madre della narrativa inglese». Virginia Woolf
«Prima di Evelina, il cuore dell’adolescenza femminile non era mai stato ritratto tanto bene in letteratura». W.D. HowellsBook details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
575 -
Theme
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Collection
About the author
Fanny Burney
Frances Burney (1752 – 1840), conosciuta come Fanny Burney, è nata a King’s Lynn, Inghilterra, nel 1752. Terza di sei figli, fu educata in casa e iniziò a scrivere a dieci anni. Si sposò a quarantadue anni con un esiliato francese, da cui ebbe un figlio. Dopo una lunga carriera da scrittrice, visse in Francia per oltre dieci anni, poi si stabilì a Bath, dove morì nel 1840. In tutto scrisse quattro romanzi, otto pezzi teatrali, una biografia e venti volumi di diari e lettere. Oltre alla considerazione dei critici per i suoi lavori, viene considerata un precursore letterario di autori importanti che l’hanno seguita, come Jane Austen e William Makepeace Thackeray. Ha pubblicato il suo primo romanzo Evelina in forma anonima nel 1778. Una volta rivelata la sua identità, il romanzo le ha portato una fama immediata, grazie al suo stile unico e alla sua vis comica. Seguirono Cecilia nel 1782 (il titolo Orgoglio e pregiudizio della Austen è tratto dalle pagine finali di questo romanzo), Camilla nel 1796, e The Wanderer nel 1814. I romanzi della Burney esplorano le vite degli aristocratici inglesi, facendosi beffe delle loro pretese sociali e piccole manie, con un occhio a questioni più ampie come l’identità femminile. Oggi i critici rivalutano la sua opera con un interesse rinnovato soprattutto per il suo punto di vista sulla vita sociale e sulle lotte delle donne in un mondo di uomini.