Eurosuicidio Come l’Unione Europea ha soffocato l’Italia e come possiamo salvarci
Eurosuicidio Come l’Unione Europea ha soffocato l’Italia e come possiamo salvarci

Eurosuicidio

Come l’Unione Europea ha soffocato l’Italia e come possiamo salvarci

“L’Europa non è in crisi: è la crisi”. Così potrebbe riassumersi la tesi di questo libro. Eurosuicidio è una diagnosi lucida e impietosa del fallimento strutturale dell’Unione Europea per come è stata concepita e realizzata. Gabriele Guzzi, economista e filosofo tra i più brillanti della nuova generazione, mostra con chiarezza come l’attuale marginalità economica e geopolitica dell’Italia – e sempre più dell’intero continente – non sia un esito accidentale, ma la conseguenza logica delle scelte fondative di questa integrazione europea. L’Unione Europea non è stata la salvezza promessa: è diventata il principale artefice del nostro declino, privando l’Italia di strumenti indispensabili non solo per sostenere la propria economia, condannandola a decenni di stagnazione, ma anche per assicurare l’efficace funzionamento del proprio sistema democratico. Le idee che guidano l’attuale costruzione europea – a partire proprio dalla moneta unica – rappresentano così le cause più profonde del suicidio che il continente sta oggi mettendo in atto in tutti i principali ambiti politici, industriali e geopolitici, dalla guerra in Ucraina alla guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Con una scrittura brillante e uno sguardo insieme economico, politico e culturale, il libro affronta senza infingimenti la grande mistificazione del discorso europeista: l’idea che l’UE sia stata un fattore di pace, progresso e modernizzazione. Al contrario, l’autore ne ricostruisce la natura ideologica e dogmatica, fino a proporre una vera e propria teologia politica dell’euro come surrogato spirituale di una classe dirigente priva di visione. Ma Eurosuicidio non si ferma alla diagnosi e lancia una sfida politica e culturale, avanzando una proposta concreta e visionaria su come superare l’attuale costruzione europea. Perché solo se sapremo riconoscere gli errori del passato, disfacendo con coraggio ciò che non funziona, sarà possibile immaginare un domani migliore per l’Italia e una nuova cooperazione tra Stati fondata su giustizia, democrazia e pace.

«L’assai documentata analisi di Guzzi contribuisce a scalfire il tabù che da più di trent’anni blocca il dibattito sull’Unione Europea».
Lucio Caracciolo


«Un libro prezioso che aiuta a chiarire molti equivoci sull’euro e sul futuro dell’Italia in Europa. Consigliato».
Marco Travaglio


«Questo libro mi costringe a guardare con disincanto alle mie responsabilità di europeista convinto e di eurolatra sognatore. Ricominciare da capo? Io, da ottantaquattrenne inguaribilmente ottimista, lo vorrei».
Franco Cardini


«Questo libro affascinante riapre un dibattito che va oltre l’Italia e che l’Europa deve ancora affrontare».
Dani Rodrik


«Come afferma giustamente Guzzi, l’Italia, in quanto Repubblica democratica fondata sul lavoro, non ha altra scelta se non quella di liberarsi dal suo mortale intreccio con il capitalismo neoliberale in declino».
Wolfgang Streeck

Book details

About the author

Gabriele Guzzi

Economista e filosofo, nato nel 1993, ha lavorato come consulente economico a Palazzo Chigi e presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Laureato con lode in Economia politica alla Luiss e alla Bocconi, è dottore di ricerca all’Università Roma Tre ed è professore a contratto in Economia dell’integrazione europea e Storia economica all’Università di Cassino. È stato borsista di ricerca presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino, ha lavorato per lavoce.info, fondato Rethinking Economics Bocconi ed è presidente del movimento culturale giovanile l’Indispensabile. Collabora con «il Fatto Quotidiano», «Limes», «La Fionda» e Rai Radio. Ha pubblicato diversi articoli in riviste e volumi, e la raccolta poetica Un volto da un vuoto (Pequod, 2023), vincitrice del premio Flaiano Poesia under 30 e del premio di poesia Laurentum – SIAE per i giovani talenti.

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